Gli stadi più brutti d’Italia

Gli stadi più brutti d’Italia

Non un primato, né un vanto per la nostra cara nazione e per il senso di appartenenza che ha con il calcio. Ma purtroppo una lista di cose brutte ci tocca proporla. Complici domande ancora aperte sul perché alcune strutture non siano ancora terminate da Italia90, complice la rivoluzione calcistica degli ultimi anni che ha virato le luci della ribalta fuori dai nostri campi, illuminando ampiamente con “riflessi d’oro” i campionati spagnoli e inglesi in Europa, vive di tensioni altissime per il calciomercato negli ultimi giorni, come riporta il sito www.newscalciomercato.eu,  e i debutti cinesi e Arabi ne mondo del calcio, i nostri impianti calcistici non godono di un ottimo momento: obsoleti, pensati anni e anni fa, improduttivi, senza manutenzione. La lista sarebbe a tratti senza fine perché diversamente da altre nazioni, qui poche sono state le rivoluzioni in termini di investimenti e centralità del campo come tempio del calcio. Ne salviamo tanti ma non possiamo proporvi quelli che per aspetti che andremo a elencare sono i peggiori in Italia:

San Paolo di Napoli

inaugurato nel 1959, il San Paolo è oggi uno degli stadi più decadenti d’Italia.  il terzo stadio per capienza e dispone di una pista di atletica di 8 corsie, mai utilizzata a pieno. I veri punti dolenti però sono: presenza di un numero davvero esiguo di bagni nei diversi, sediolini vecchi e scomodi, tribuna stampa puntualmente inondata d’acqua nelle giornate piovose, assenza di un maxi-schermo degno di questo nome, terzo anello inagibile (ad ogni goal del Napoli, le esultanze provocavano vibrazioni alle abitazioni circostanti lo stadio, ecco perché è stata ridotta la capienza dello stadio).

Carlo Castellani di Empoli

Inaugurato nel 1965 tra curve a spicchi che si separano dalle tribune e pista atletica ad otto corsie che allontana notevolmente gli spalti dal terreno di gioco, per l’esperienza da fruitore o tifoso è davvero uno degli stadi più brutti.

 Stadio Pierluigi Penso di Venezia

Fondato nel 1913 risulta tra gli stadi più vecchi d’Italia. Tante le trasformazioni subite per provare a rinnovarlo senza mai una vera e propria ristrutturazione. Dall’esterno i segni del tempo appaiono inequivocabili, tanto da farlo sembrare come fosse abbandonato. strano per una delle città più belle d’Italia e del mondo, con un’importante storia anche nel mondo del calcio.

 

 

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